APPALOOSA

Michele Gazich - solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea

18,00
Disponibile
Dettagli del prodotto
UPC: 8012786200729
Marca: Moonlight Records

Si intitola “solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea” (una coprodizione Moonlight Records/FonoBisanzio, distribuzione IRD), tutto scritto con le minuscole “in un (probabilmente vano) tentativo di porre in equilibrio un mondo in cui troppi tendono a darsi la maiuscola”: è il nuovo album di Michele Gazich in distribuzione sia digitale che fisica a partire dal 21 febbraio. Un progetto inedito ed innovativo che vede la tradizione del classicismo viennese (Haydn, Mozart e Beethoven) e del primo romanticismo tedesco dialogare, in un accostamento ardito, irrituale ma incredibilmente seduttivo con la canzone d’autore.

Qualche numero: 15 anni di lavorazione, 9 canzoni, tutte scritte da Gazich tranne una, solo 2 musicisti in studio (Michele Gazich stesso e Giovanna Famulari, con la quale il violinista, compositore e scrittore di canzoni collabora da oltre cinque anni). In “solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea” la voce profonda di Gazich si alterna alla voce fresca di Giovanna; violino e viola dialogano con il violoncello; il pianoforte, talora affiancato dalla melodica, è strumento portante; il tutto punteggiato da tintinnii di misteriose “percussioni psicoacustiche”. I due musicisti hanno nel loro curriculum collaborazioni molto significative: Gazich soprattutto con i songwriter statunitensi (si segnala la nomination ai Grammy Awards 2019 per l’album Rifles and Rosary Beads, prodotto con Mary Gauthier), ma anche in Italia (nel corso del tempo è stata costante la sua presenza in varie cinquine al Tenco, ma senza mai vincerlo) con ripetuti tour nordamericani ma anche fino all’India, al Giappone e al Nord Africa. Famulari, in Italia ed Europa con tour oltreoceano, è stata al fianco di molti grandi della canzone e del teatro: da Ron a Tosca; da Massimo Popolizio a Peter Stein. Entrambi Gazich e Famulari collaborano stabilmente con Moni Ovadia. Le tematiche sono quelle care a Gazich, quelle che attraversano secoli di arte, poesia e letteratura, ma restano più che mai attuali. Come dimostra il brano d’apertura “perché goethe è partito per l’oriente?”, che fa riferimento alla profetica visione del poeta tedesco che, nel suo “West-Östlicher Divan”, annuncia l’incontro-scontro tra Oriente e Occidente in atto nel mondo contemporaneo. Un immaginario di storie, racconti e riflessioni, quello di Gazich, autore di testi e musica degli otto brani inediti, dove incontriamo anche Giovanna d’Arco, Marc Chagall, Wolfgang Amadeus Mozart, Ludwig van Beethoven, Franz Schubert, l’amico Paolo Finzi che fu anche direttore di A-Rivista Anarchica, Bert Jansch, i poeti Friedrich Hölderlin e Yves Bonnefoy, i film di Wim Wenders e l’attrice francese Solveig Dommartin. A metà album fanno capolino anche Fabrizio De André e Francesco De Gregori, data l’inedita riproposizione del brano “Oceano”. Ma il tutto è rimescolato, riattivato e ripronunciato grazie alla sensibilità particolarissima dell’autore: questo album non suona come nessuna altra musica o canzone; suona solo come Gazich. È un album che invita a “conoscere”, non a “ri-conoscere”. Aggiunge Gazich: "Vorrei fornire, infine, un'altra chiave di lettura: questo album, fra tutti quelli che ho realizzato, è quello in aperto dialogo con il femminile, con la donna, nel profondo e sostanzialmente. Non è questione di spesso ipocrite "quote rosa", ma di anima, si badi bene! L'album è stato interamente suonato e cantato da una donna (Giovanna Famulari) e da me; due donne (Angela Iussig e Manuela Hüber) hanno curato il progetto grafico; la coautrice del brano centrale dell'album, "La resa" è una donna (Sofia Pavan); l'ufficio stampa che farà conoscere questo album, "Strategie di comunicazione" è diretto da una donna, Daniela Esposito. Potrei andare avanti a lungo, ma i miei ascoltatori da sé riconosceranno che tutto l'album è innervato e percorso da un'anima femminile, anche alla ricerca di quanto di femminile e fecondo c'è in me, come uomo e artista".

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Michele Gazich - solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea
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